E’ noto ai più che l’ultima
settimana di calciomercato sia senz’altro la più appassionante e densa di
novità, ma soprattutto di colpi di scena. Spesso, inoltre, si innescano
meccanismi molto particolari, quasi come delle reazioni a catena: un portiere,
ad esempio, libera un altro, che trasferendosi in un'altra squadra permette
un’ultima cessione. Questi meccanismi, come è ovvio, provocano un intreccio di
più squadre, creando un mosaico a volte esaltante. Ecco come, quindi due
squadre come Milan e Juventus si trovino nella stessa situazione di necessità
ad appena 7 giorni precisi dalla fine della sessione estiva di calciomercato
2014: entrambe cercano un attaccante, per motivi differenti, e condividono
alcuni obiettivi. Il Milan è fresco della cessione di Mario Balotelli al
Liverpool, operazione economicamente impeccabile, con 20 milioni che
arricchiscono le casse dei rossoneri e possono permettere il tanto atteso
acquisto di Alessio Cerci. Tuttavia, con il solo Pazzini e un Niang adattabile
come punte disponibili, il Milan sa di essere andato incontro anche a un altro problema. Adriano Galliani però ha in questo preciso periodo il giusto momento per
preparare il colpo in canna: contatti immediatamente avviati, a poche ore dalla
cessione di Balotelli, con il Porto per informarsi su Jackson Martinez,
l’attaccante colombiano che fa già gola a parecchie squadre europee.
Tuttavia
si tratterebbe di un acquisto oneroso, visto il suo valore di circa 30 milioni
di euro, e il Milan ha già incassato il primo no. Ecco dunque che sono subito
spuntate foto di un summit fra Galliani e Sabatini, ds della Roma: si parla di
Mattia Destro e Adem Ljajic. L’attaccante italiano era stato obiettivo del
Wolfsburg, che ha poi virato sullo svincolato Nicklas Bendtner, e recentemente
è finito nell’obiettivo del Chelsea, che ha addirittura offerto ai capitolini
uno scambio di prestiti con Fernando Torres. Le priorità del Milan lì davanti,
dunque, rimangono attualmente Martinez e Destro, ma rrestano nel congelatore
le piste che portano allo stesso Torres, a Damiao del Santos e, come sogno
proibito, a Radamel Falcao. La Juventus invece sarà orfana per un altro paio di
settimane di Alvaro Morata, il giovane e promettente attaccante che è arrivato
a luglio dal Real Madrid, e che sfortunatamente si è subito infortunato al
ginocchio. Con Giovinco in bilico (il Torino su di lui) e i soli titolari Tevez e Llorente, un altro
attaccante è quasi d’obbligo. La pista attualmente più calda è quella che porta
al campione del mondo con la Germania Lukas Podolski, che ha recentemente rotto
con l’Arsenal: il giocatore non è stato convocato da Wenger per la sfida
pareggiata ieri con l’Everton.
Su di lui il Galatasaray di Cesare Prandelli, ma
Marotta ha già preso le contromisure: secondo il Corriere dello Sport il ds è
già volato a Londra per trattare con l’Arsenal. Si è parlato tanto anche di
Radamel Falcao, il quale, con la crisi in cui versa il Monaco, avrebbe
accettato l’ipotesi di un prestito altrove. Tuttavia è bene sapere che, al di
là del possibile prestito vantaggioso che potrebbe portarlo alla Juve, nessun
club italiano è capace di pagare a Falcao lo stipendio. Si tratta perciò di
un’operazione, a meno di possibili colpi di scena, non fattibile. Soluzione low
cost sarebbe quella di virare su Fernando Torres, attaccante che il Chelsea ha
messo disperatamente in vendita dichiarando di essere disposto a continuare a pagare anche
una parte del suo ingaggio pur di lasciarlo partire (50/60% dello stipendio).
Potrebbe infine interessare, scisso dall’operazione Vidal, l’attaccante del
Manchester United Javier Hernandez, scaricato da Van Gaal. Come ultima
spiaggia, molto meno ambiziosa, si potrebbe pensare a Lacina Traoré del Monaco, già
cercato a gennaio.
(di Jacopo Burgio)