martedì 10 settembre 2013

Gli artisti del pallone: Lionel Messi

Di Lionel Messi ci sarebbero da raccontare tante e tante cose, a figli e nipoti: che è stato il miglior calciatore europeo del 2011; che ha vinto quattro Palloni d’Oro consecutivi, dal 2009 al 2012, come mai nessuno aveva fatto; che ha vinto sei volte la Liga, altrettante la Supercoppa Spagnola, due Coppe di Spagna, ben tre Champions League, due Supercoppe Europee e due Mondiali per Club; che ha segnato cinque goal in una sola partita di Champions o che ha superato lo scorso anno il record assoluto di reti realizzate (91), precedendo i mitici Muller (85) e Pelé (75); ma soprattutto, ci sarebbe da dire che Leo Messi è uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.

La sua infanzia è stata caratterizzata da brutti periodi: il piccolo Leo ha infatti una malattia che gli impedisce in parte la crescita. Tutt’ora è chiamato La Pulce, per i suoi 169 centimetri di altezza, ma in passato la sua famiglia è riuscita a procurargli una cura, senza la quale adesso potremmo vederlo ancora più “piccolo” o addirittura non vederlo proprio in campo. Roberto Saviano, autore del famoso libro Gomorra, grande estimatore del calciatore, ha dedicato  un intero capitolo ai travagli giovanili di Messi nel suo libro La bellezza a l’inferno.
Dopo varie esperienze in squadre argentine, Leo, a soli 13 anni, comincia a giocare nelle selezioni giovanili del Barcelona. Si dice anche, notizia mai confermata ma più volte smentita, che Messi abbia sostenuto un provino per la squadra italiana del Como, che allora lo scartò per via delle sue dimensioni. Già nel 2004, a 17 anni, fa il suo esordio con il Barcelona B nella Segunda Divisiòn, e nello stesso anno arriva poi la chiamata dalla prima squadra ad Ottobre per una partita di campionato e a Dicembre si trova a giocare la sua prima gara in Champions League; il suo primissimo goal nella massima serie con i blaugrana risale all’1 Maggio 2005, quando La Pulce diventa il giocatore più giovane ad andare a segno nella storia del Barcelona, record che però adesso detiene suo cugino ed ex compagno Bojan Krkic.
Nella stagione 2006-2007 Messi è ormai uno degli 11 titolari del Barcelona, dopo aver mostrato ottime prestazioni l’anno precedente, ma un brutto infortunio lo lascia fuori tre mesi. Niente paura, Leo torna e realizza subito una tripletta nel Clàsico contro il Real Madrid, consacrandosi definitivamente. Di qui in poi, Messi comincia ad assumere la vera fisionomia del miglior calciatore al mondo, superando record e record come se fossero semplicemente (o almeno, semplicemente per lui) i  6 malcapitati giocatori del Getafe in quella splendida azione durante la semifinale di Copa del Rey, paragonata molto spesso a quella famosa di Maradona contro l’Inghilterra nel 1986. Leo è già terzo nella classifica del Pallone d’Oro nell’anno 2007, nel 2008 viene eletto miglior giocatore al mondo dal quotidiano sportivo Marca e alla fine si posiziona secondo nella corsa al Pallone d’Oro. Il 2009 è invece l’anno della mitica finale di Roma, contro il Manchester United: Ronaldo, detentore del Pallone d’Oro, contro Messi, che si appresta ad esserne il successivo vincitore; è già un assaggio di quella che è ormai considerata la sfida (peraltro inasprita dal passaggio di Ronaldo al Real, quindi nello stesso campionato dell’argentino) tra i due più grandi calciatori esistenti. E’ il Barcelona a vincere la Champions, con un goal, manco a dirlo, di testa realizzato da Messi: palla a spiovere , Van Der Sar non può fare nulla. E’ l’alba dell’era Messi, come tutti già si aspettavano. Miglior marcatore della Champions con 9 reti e miglior giocatore della Champions Legue 2008, Pallone d’Oro 2009, FIFA World Player 2009, Scarpa d’Oro 2009, Pallone d’Oro 2010, Scarpa d’Oro 2010, Uefa Best Player in Europe 2011, Pallone d’Oro 2011, Scarpa d’Oro 2011, Pallone d’Oro 2012 e Scarpa d’Oro 2012; ha realizzato in totale con il Barcelona 329 gol in 383 presenze. Si tratta puramente di numeri, ma numeri assolutamente sbalorditivi.



Non bastano le reti per fare un Pallone d’Oro. E allora, cosa ha permesso a Messi di vincere per ben quattro volte questo prestigiosissimo traguardo? Diego Armando Maradona, per citare alcuni dei commenti più importanti riguardo l’argentino, ha dichiarato: “Ho visto giocare tanti campioni nella mia vita, ma nessuno con il controllo di Messi; la palla gli rimane semplicemente attaccata al piede”. Messi ha una velocità straordinaria, ma non si tratta solo di puro scatto; per quello, lo precede per esempio Theo Walcott, esterno dell’Arsenal e anche Cristiano Ronaldo. Per Messi parliamo di velocità di movimento, il che gli permette di realizzare dribbling eccezionali e  rapidissimi, ma soprattutto, cosa che personalmente più apprezzo del giocatore, si tratta di finte dalla semplicità assoluta. Facciamo un esempio: non tutti credono che Messi sia il migliore; c’è, e sono molti, chi sostiene che Ronaldo, suo antagonista, resti comunque un calciatore più completo e abile della Pulce; insomma, c’è una certa discrepanza nelle opinioni, in quanto comunque Messi, potremmo dire, ha “battuto” Ronaldo 4-1, fin’ora (in riferimento ai Palloni d’Oro vinti). Ecco, se personalmente posso fare una comparazione, tutto sta nel dribbling, che è chiaramente una delle attrattive maggiori del mondo del calcio e ovviamente una delle caratteristiche eminenti dei due giocatori; Messi, come già detto, ha una forte inclinazione per giocate semplici ma rapide, che gli permettono talvolta di arrivare direttamente in porta, talvolta di superare il portiere stesso (sua classica azione) o anche di liberarsi e servire il compagno. Ronaldo è invece solito imbattersi in dribbling dall’eleganza unica al mondo, che sottolineano certo una classe fuori dal comune, ma che comunque spesso finiscono nel nulla, vale a dire che il giocatore alcune volte conclude col perdere palla. Si tratta ovviamente di una pura opinione personale, per cui molti possono tranquillamente preferire l’eleganza alla semplicità, mentre quello che secondo me rende l’argentino il migliore di tutti è proprio quest’ultima, abbinata in uno splendido binomio all’efficacia di gioco. 


(di Jacopo Burgio)

1 commento:

  1. "Messi? È il miglior giocatore di tutti i tempi, ha fatto la storia del Barcellona e del mondo in generale. Sono felice, perché è un grande calciatore ma soprattutto una grande persona" .Spero che possa indossare una maglie calcio online del Barcellona per sempre. Penso che Barcellona sia la sua scelta migliore.

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