venerdì 30 agosto 2013

Il calcio delle divise: le maglie della Serie A 2013-2014.

Il calcio d’estate non è solo amichevoli e calciomercato: uno degli argomenti più amati e trattati per molti appassionati è anche la presentazione delle nuove divise da gioco. Così, rendendo pubblica tale passione anche da parte degli stessi gestori di questo blog, abbiamo deciso di introdurre, nella maniera più sintetica possibile, le nuove maglie delle squadre di Serie A, commentarle e stilarne una classifica.

(Prossimamente tratteremo anche le divise della Premier League, Bundes Liga e Liga BBVA)


ATALANTA: La novità della squadra bergamasca è senza dubbio la seconda: giallo-nera, stile Borussia Dortmund. La prima mostra un look classico, anche per merito del ritorno delle strisce strette; purtroppo gli sponsor enormi rovinano il risultato finale.
                                                    

BOLOGNA: Nel cinquantesimo anniversario dalla vittoria dell'ultimo scudetto della squadra rossoblù, Macron ha inserito una stampa commemorativa all'interno del colletto e dedicato l'intera collezione. La prima è caratterizzata dal colletto a polo e dal classico motivo a righe rossoblù, la seconda invece mostra il ritorno della banda diagonale rossoblù, la terza invece è verde chiaro, caratterizzata dai nomi dei giocatori che vinsero lo storico scudetto '63-'64 tono su tono.

                                                   

CAGLIARI: La vera novità è la seconda maglia, che ritorna alla fascia diagonale rossoblù e, al posto del classico logo, lo stemma della Regione con i quattro mori. La prima torna invece a quarti. Terza totalmente rossa e quarta totalmente blu. Tutto sommato un buon lavoro per Kappa.

                                                   

CATANIA: A mio parere, il Catania fa un notevole passo indietro rispetto alle stagioni passate: prima maglia a strisce verticali strette rosso-azzurre, tranne quella in corrispondenza dello stemma che invece è più larga. La maglia da trasferta è un omaggio alle divise indossate dalla squadra nella stagione 1981-1982, in cui militava in Serie B. Tale scelta viene denominata "The vintage style", ed il tutto è sicuramente una delle poche note positive del lavoro realizzato da Givova. La terza è rossa, con i bordini nelle maniche e nella parte inferiore azzurri, da tanti criticata per la sua estrema semplicità.

CHIEVO VERONA: Poche novità per la prima maglia: colletto alla coreana giallo, maniche azzurre e la classica sagoma di Cangrande I Della Scala sul fianco sinistro. La seconda mostra un modello nuovo, color grigio-argento, caratterizzato da una banda verticale gialloblù sul lato sinistro, dal colletto alla coreana color piombo, dal cane rampante serigrafato sul fronte e lo stemma con la scala veronese. La terza è ancor più innovativa: a quarti di colore nero e verde, ispirata dal team British Racing Motors, protagonista in Formula 1 negli anni '70. Un buon lavoro da parte di Givova.

FIORENTINA: Come da tradizione, la prima maglia della Fiorentina mostra un look classico e semplice. Con Joma non si intravedono più ingombranti inserti in oro, decidendo invece di caratterizzare la maglia con i gigli tono su tono sulle spalle e un colletto a polo "chiuso" da un tassello nero - a mio parere la nota dolente del lavoro realizzato da Joma-. La divisa da trasferta mostra lo stesso template, ma con base di color bianco e rifiniture viola, come i gigli sulle spalle. La vera novità forse è la terza maglia color antracite, che si basa sempre sul modello delle altre due divise, nonostante le aggiunte di piccoli profili oro-viola sul fronte della maglia e sul retro. Oltre a queste tre divise, la Fiorentina presenta due maglie dedicate all'Europa League, in cui scompaiono i gigli e si aggiugono dei profili sul fronte e sul retro della maglia color oro; anche il tassello che chiude il colletto a polo è oro. Un look forse più classico rispetto a quello dello scorso anno, ma non peggiore.

GENOA: A 120 anni dalla sua fondazione, il Genoa toglie la banda rossoblù sul petto dalla seconda maglia, lasciando interdetti i tanti che si erano ormai abituati alla classicità e alla storicità di questa. Ciò che forse in pochi sanno è che nei primi anni la squadra genoana era completamente bianca, e quindi un ritorno alle più vecchie origini del club non è criticabile. La prima mostra invece la classica maglia a quarti rossoblù, con i riquadri Lotto, da sempre criticatissimi, che si adattano ai colori della maglia. Un ottimo lavoro da parte della azienda che ha sede a Trevignano.

HELLAS VERONA: L'Hellas torna in Serie A vestita Nike, che ha prodotto tre maglie per la squadra veronese. Le divise sono tre e "da catalogo", a causa dei tempi non è stato possibile realizzare dei prodotti esclusivi. La prima maglia è di un blu più sicuro rispetto a quello classico dell'Hellas, con una banda verticale gialla sul fronte a sinistra e una orizzontale sulla manica destra. La seconda è completamente gialla e la terza totalmente nera. I lavori poco elaborati di quest'anno non dimostrano però come Nike punti anche alla squadra veronese per il futuro.

INTER: Un look elegante per l'Inter, che però non può certamente soddisfare i tifosi e chi tiene particolarmente alle tradizioni del club. La prima maglia, praticamente la stessa della stagione 2011-2012, è di un blu molto più scuro, anche troppo, tanto che in diretta televisiva sembra completamente nera; un lavoro che, come già detto è elegante, classico e pulito, ma che non rispetta i veri colori sociali della squadra. La seconda divisa torna bianca e, a mio parere, anche quest'anno è il vero punto forte del lavoro fatto dal brand americano per l'Inter: colletto alla coreana azzurro e maniche neroazzurre. Da mettere in evidenza come per la seconda maglia, i designer abbiano scelto di utilizzare il "vero" azzurro dell'Inter.

JUVENTUS: Anche per la squadra campione d'Italia la novità è la seconda maglia. Il ritorno alla divisa gialloblù, che viene ricordata per esser stata utilizzata negli anni '80, è stato ben voluto dai sostenitori della squadra bianconera: divisa gialla con colletto a polo con rifiniture bianconere, pantaloncini azzurri e calzettoni gialli, un ottimo lavoro. La prima maglia invece mostra le strisce verticali bianconere più strette rispetto allo scorso anno, il colletto bianco e le maniche caratterizzati dalla sottile riga bianconera; il retro mantiene il riquadro nero per i nomi e i numeri. Un buon lavoro da parte di Nike, che dà un tocco di vintage ad entrambe le maglie, nonostante si mantenga uno stile moderno.

LAZIO: Con una coccarda da mettere in risalto, Macron elabora per la Lazio delle maglie semplici e pulite. La prima è la tradizionale celeste con colletto e maniche bianca, particolare il disegno dell'aquila stilizzata sui fianchi in bianco. La seconda è di colore giallo, con righe verticali tono su tono, che ricorda la maglia utilizzata nell'ultima edizione di Coppa delle Coppe del '99, vinta dalla Lazio per 2 a 1 contro il Mallorca. La terza invece è blu navy, con strette righe orizzontali celesti e con lo stemma societario monocromatico. Un lavoro  di certo non entusiasmante ma sufficiente.

LIVORNO: Il ritorno dei colori del Livorno nella massima serie è targato Legea. L'azienda campana, che è solita ad esser soggetta a critiche, a mio parere sia per questa stagione sia per la scorsa ha realizzato due buoni lavori per la squadra amaranto. La maglia di casa è ovviamente color amaranto, caratterizzata dal colletto nero e dalle maniche nere con un sottile inserto oro. La seconda maglia è bianca con il colletto amaranto e due bande diagonali sul fronte sempre color amaranto. La terza è invece grigia e il modello è lo stesso utilizzato per la seconda. Pure io sono fra chi non ama particolarmente Legea, ma è innegabile affermare il bel lavoro fatto con il Livorno.

MILAN: L'oro è il vero protagonista delle tre maglie prodotte da adidas. La prima presenta uno scollo "a V" con il piccolo inserto della bandiera tricolore, righe rossonere più strette e le tre classiche strisce adidas dorate. La seconda maglia è, come da tradizione, bianca, caratterizzata dalle strisce adidas color oro e da una riga rossa e una nera che si incrociano fino a formare una "V" sul petto. La più particolare e discussa delle tre maglie è senza dubbio la terza, di colore oro. Il rosso e il nero sono presenti solamente sul colletto a girocollo e sui fianchi; particolare il taschino con il tricolore italiano. Questa scelta di rendere il color oro protagonista del materiale tecnico del Milan per questa stagione è a mio parere esagerato: le strisce color oro sulle prime due maglie sono anti-estetiche e la terza è davvero improponibile, sia per il colore, che per il modello, con il taschino sul lato destro che è persino asimmetrico. D'altronde, "de gustibus non disputandum est."..

NAPOLI: Continuando a parlare di scelte assurde e sicuramente non eleganti, la peggiore è stata fatta da Macron e dalla società nel voler realizzare, o azzardare, una maglia con tema mimetico come seconda divisa della squadra partenopea. Il colletto e le maniche di quest'ultima sono di un azzurro acceso che con il verde scuro delle maniche è davvero "un pugno all'occhio", il terribile sponsor Lete rosso la rende ancor più obbrobriosa e il verde dei calzoncini diverso dal resto della divisa è veramente terrificante: una delle peggiori divise di sempre . Ribadendo sempre che tutto ciò è un mio parere, e che quindi il commento è molto soggettivo, non voglio calunniare nè Macron nè la società di tale scelta. Tralasciando la seconda, la prima maglia, nonostante non sia al livello di quella di due anni fa e nemmeno di quello dello scorso, è tradizionalmente azzurra e semplice. La migliore della collezione Macron è sicuramente la terza: gialla con banda diagonale, maniche e colletto di colore azzurro. 

PARMA: Nella stagione del Centenario, Erreà ha deciso di elaborare tre maglie che rispecchino la tradizione del club. La prima è la classica crociata, con la novità di una banda orizzontale anche sul retro, la seconda invece è a scacchi gialloblù con colletto bianco, mentre la terza è nera con una banda diagonale gialloblù. Oltre allo scudetto commemorativo dei cent'anni, Erreà non poteva far di meglio nel realizzare una maglia "speciale" per il centenario, scegliendo di riprodurre un modello del 1913, dopo un'accurata ricerca negli archivi storici del club. La maglia, priva anche di stemma e sponsor, verrà utilizzata solo nella partita contro il Cagliari del 15 dicembre, vigilia del giorno in cui si festeggeranno i cent'anni del club. L'azienda italiana Erreà compie un notevole passo avanti con la realizzazione di tali divise e deve essere elogiata per la grande idea avuta con la divisa celebrativa.

ROMA: La Roma degli americani fra novità e rimandi storici nelle sue nuove divise underbranded. La società infatti ha rescisso il contratto con Kappa, anche con non pochi problemi, per firmarne uno con Nike, che dunque vestirà la squadra giallorossa dalla prossima stagione; quest'anno intanto a fornrli sarà un'azienda collegata ad Asics. Come già detto prima, sono presenti novità nella nuova divisa, come il nuovo e discusso logo societario, e nello stesso tempo rimandi storici come quello del colletto, o meglio della scollatura bicolore "a Y", utilizzato nel 1901 dal club Roman FC. Proprio il colletto a polo e le maniche sono in maglia e prendono spunto dalla divisa della stagione 1986-1987. I colori sono molto più vicini a quelli richiesti dall'associazione "My Roma". La seconda divisa è bianca con colletto a V e maniche con rifiniture giallorosse, in pieno stile "anni '80". Da presentare ancora la terza dato che la società ha permesso ai tifosi abbonati di scegliere la terza maglia per la propria squadra del cuore. Un ottimo lavoro dunque quello realizzato per le nuove divise della Roma, che, senza sponsor tecnici e di merchandising fa sì che sembri di esser tornati ad una maglia in pieno "Italian style" di tanti anni fa.

SAMPDORIA: Cambia sempre poco nelle divise della Sampdoria, i particolari sono quelli che fanno la differenza. Se l'anno scorso la novità era più evidente, ovvero il posizionamento dello stemma sul braccio sinistro, le maglie di questa stagione presentano due novità: il colletto a polo, per la prima volta realizzato da Kappa per la squadra genoana in dieci anni di sponsorizzazione, e lo spostamento della banda blucerchiata in basso per far spazio allo sponsor Gamenet. Stesso modello, ma privi di colletto a polo, seconda e terza maglia che sono rispettivamente bianca e nera. Giudizio finale: la divisa della Sampdoria è di suo una delle più belle, anche se con lo spostamento della fascia blucerchiata rende molto meno; avevo apprezzato lo stemma sulla manica, speravo lo riproponessero.

SASSUOLO: Il binomio Sportika-Sassuolo continua anche in Serie A, con poche novità rispetto alle divise della scorsa stagione. La prima maglia è come da tradizione a righe verticali nere e verdi, la seconda completamente azzurra e la terza bianca con inserti neri e verdi sul colletto e sulle maniche. Una realizzazione discreta da parte di Sportika.

TORINO: Dopo anni delle solite, banali e ormai noiose maglie kombat firmate Kappa, il Torino riesce a dare alla sua maglia un po' più di particolarità, finalmente. La novità è il ritorno del colore bianco sul colletto  a polo con girocollo (sarebbe stato meglio "a V") e sulle maniche. Seconda e terza divisa sono rispettivamente bianca e azzurra, in onore al gemellaggio con il Manchester City che perdura da anni. La più grande nota dolente del marchio Kappa è quello del posizionamento dello stemma societario, troppo alto, più vicino alla spalla che al petto, per far spazio allo sponsor. Tale problema si ritrova in tutte le divise Kappa e, specialmente quest'anno, si aggiunge il colletto a polo che copre in parte lo stemma. Nonostante ciò, la divisa del Torino quest'anno sfugge alla banalità che l'ha "caratterizzata" nelle ultime stagione; dunque, il giudizio finale è positivo.

UDINESE: Vedere l'Udinese con uno sponsor tecnico importante per risultati raggiunti negli ultimi anni, che sono abbastanza positivi, sembra impossibile (non che ciò che abbia detto sia una diffamazione). Dopo il travagliato e non positivo rapporto con Legea, la squadra friulana si veste di uno sponsor tecnico al suo esordio in Serie A: HS Football. La prima maglia è la classica bianconera a strisce verticale, caratterizzata da dettagli gialli, la seconda è anch'essa a righe verticali color nero e grigio, con colletto e maniche bianche, la terza invece è arancione con le righe verticali che compaiono in basso sfumando verso l'alto. Purtroppo, è da segnalare il font dei numeri palesemente copiato da quello usato dal Barcellona nella stagione 2008-2009 e 2009-2010. Tre maglie accettabili per l'esordio del nuovo brand, che sembra ispirarsi alla storica Hummels.


Come avevo già detto all'inizio, ho stilato una classifica riguardo le maglie home che reputo migliori:

1. Roma
2. Sampdoria
3. Genoa
4. Livorno
5. Fiorentina
6. Torino
7. Parma
8. Juventus
9. Cagliari
10. Inter
11. Lazio
12. Napoli
13. Milan
14. Chievo Verona
15. Atalanta
16. Hellas Verona
17. Udinese
18. Sassuolo
19. Bologna 
20. Catania

(di Alessandro Triolo)


1 commento:

  1. Questo articolo riassume molto bene, lasciatemi dare un'occhiata, ringrazio l'autore per la condivisione. Il mio stile preferito sono le maglie caclio Juventus, semplici ed eleganti, rendono omaggio al passato e guardano al futuro.

    RispondiElimina