In questa sessione di
mercato, di trasferimenti importanti e clamorosi ce ne sono già stati: Cavani al
PSG, Gomez alla Fiorentina, Jovetic e Negredo al City, Villa all’Atletico
Madrid, Tevez alla Juventus. A giudicare dai primi sei nomi da me citati, che
forse sono davvero i più importanti delle ultime settimane di mercato, è chiaro
che gli attaccanti siano da sempre stati coloro che portano maggiore
entusiasmo, “scaldando” il calciomercato e scatenandone fantasie che perdurano
fino alla fine di agosto.
Proprio riguardo gli
attaccanti, è sempre più evidente come le squadre italiane puntino, ormai da
anni, su quelli sudamericani.
La
prova ad esempio è l’Inter che non smette di far aumentare in rosa la presenza
di giocatori sudamericani, tanto da avere molti più argentini di italiani. In
questi giorni proprio i calciatori sudamericani sono i veri protagonisti del
mercato. A Napoli si aspetta Leandro Damiao, attaccante brasiliano dell’Internacional,
e Julio Cesar, brasiliano ex-Inter, la Juventus ha già acquistato l’argentino
Tevez e tratta per il colombiano Zuniga, l’Inter ha acquistato Campagnaro,
argentino, dal Napoli, e tratta da quasi un mese con la Juventus per acquistare il cileno
Isla, il Milan ha rinnovato il contratto del brasiliano Robinho, che quindi
viene tolto dal mercato, la Lazio ha ormai concluso con successo la trattativa
per il centrocampista argentino Lucas Biglia e la Roma punta sul giovane attaccante
uruguayano Gonzalo Bueno, dal 2011 in forza al Nacional e sul brasiliano Maicon,
acquistato dal Manchester City.
I giocatori sudamericani, dunque, protagonisti del mercato delle squadre di Serie A, e non solo. Gli attaccanti in dirittura di arrivo, come Damiao e Bueno, però, sono ancora delle incognite in campo europeo, poiché sarebbe la loro prima esperienza fuori dal Sudamerica. Si sa quanta differenza tattica e fisica ci possa essere fra i campionati europei e quelli brasiliani o argentini, spesso ci si trova di fronte a giocatori che in Brasile riuscivano a svettare nettamente sugli altri giocatori, a decidere da soli le partite, a scaldare interi stadi con le loro giocate da funamboli, e che in Europa, soprattutto in un campionato come quello italiano in cui la fisicità e la tattica sono fondamentali, riescono soltanto a deludere. Proprio per tale motivo, l’ambiente di Napoli è scettico riguardo alla scelta di Damiao come sostituto di Cavani; temono di ritrovarsi nella stessa situazione affrontata già con Edu Vargas: talento secondo solo a Neymar in Brasile, ma deludente in Italia. Con Leandro Damiao, però, la storia sembra diversa; rispetto a Vargas, per fare un esempio, Damiao ha già vinto tre campionati brasiliani, una Copa Libertadores, una Recopa Sudamericana (l’equivalente della Supercoppa Europea), un argento alle Olimpiadi di Londra, di cui lui è stato il capocannoniere della competizione. Le sue caratteristiche tecniche sono la notevole forza fisica, la freddezza sotto porta e la capacità di esser rapido e reattivo anche se marcato. Sarà Leandro Damiao l’erede del grande Careca a Napoli?
Oltre Damiao, un
altro nome che ha destato l’interesse è quello di Gonzalo Bueno, praticamente
acquistato dalla Roma. Personalmente ricordo che la prima volta che lo vidi giocare,
in una partita di Copa Libertadores con il Nacional, il cronista disse: <<Bueno
è un buon giocatore: veloce e ottimo tecnicamente, ma dovrebbe migliorare con la
forza fisica per affermarsi in Europa>>. Dopo quella partita iniziai a seguire
più spesso il giovane attaccante uruguayano, che, almeno personalmente, piace
molto per le sue caratteristiche.
Gonzalo Bueno possiede
una duttilità nei ruoli offensivi che gli permette anche di giocare come prima
punta o trequartista, nonostante il suo ruolo preferito sia quello dell’esterno offensivo,
tanto da venir definito un’ala “d'altri tempi”. Alvaro Recoba ne diventa uno
dei suoi primi estimatori, paragonandolo a lui stesso per le caratteristiche,
aiutandolo pure ad esordire nel 2011 in prima squadra, in cui poi si guadagnerà
un posto da titolare dalla stagione 2011-2012, segnando 6 gol su 22 presenze. Nella
stagione 2012-2103 ‘El Zorrito’ Bueno compie notevoli ed ulteriori progressi,
attirando su di se l’attenzione delle grandi società d’Europa. Molte società desiderano il giocatore, ma la Roma riesce a battere la concorrenza. Un’ennesima
scommessa da vincere per la squadra di Garcia e Sabatini, che concederanno al
giovane uruguayano un’importantissima possibilità per svettare sul palcoscenico
della Serie A. ‘El Zorrito’ non teme la concorrenza con giovani talenti come
Lamela e Destro, ma forse il fatto di non poter sbagliare, di mostrare le grandi
capacità che possiede, di non essere l’ennesimo giocatore deludente in Europa, arrivato come un fenomeno dal Sudamerica.
(di Alessandro Triolo)
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