Con la finale di Wembley si chiuderà la stagione 2012-2013 in Europa, a mio parere, una delle “peggiori” degli ultimi anni.
I campionati
principali si sono mostrati privi di molte emozioni e puro agonismo, come la
classica, e quest’anno inesistente, “lotta per il titolo”, con una sola squadra
dominante su tutte sin dai primi mesi (ad eccezione del campionato portoghese
che da anni è conteso fino alle ultime giornate da Porto e Benfica). Quest’anno,
infatti, si è visto molto più agonismo per il posto in Europa che per il titolo.
Persino le terribili delusioni nel vedere una squadra come il Barcellona,
assoluta protagonista negli ultimi anni, surclassata dal Bayern in semifinale
e, anche nelle vittorie, non vedere più quel calcio perfetto a cui ci aveva
fatto abituare, il Real Madrid con nessun titolo, o il City che non riesce a superare i gironi di Champions o a vincere una finale di
F.A. Cup contro il Wigan, o l’Inter che finisce 10° in campionato in una delle
peggiori stagioni della sua storia.
Una delle cause
della “piattezza” di questa stagione è stata determinata dai trasferimenti di giocatori importanti in
squadre gestite da società molto ricche, ma che militano in campionati
inferiori, come il Galatasaray, Fenerbahce, Zenit, Anzhi, il campionato cinese,
arabo e, in parte, anche in quello brasiliano; così, campionati come la Premier,
che resta sempre il campionato più affascinante o la Serie A sono rimasti
“orfani” di fuoriclasse che da anni tenevano altissimo il livello del torneo,
come, ad esempio, Drogba, Raùl Meireles, Eboué, Kuyt, Essien per il campionato
inglese, Eto’o, Sneijder, Pato, Ibrahimovic, Thiago Silva, Pastore, Lavezzi in
quello italiano.
A causa di questa “migrazione” di giocatori
presso altri campionati le squadre più importanti sono rimaste sguarnite; invece, paradossalmente, la Champions League ha ulteriormente aumentato il suo livello. Non vedremo più,
quindi, enormi divari fra le squadre più
rinomate e le squadre minori o “da Europa
League” (come disse qualche anno fa Mourinho). Quest’anno infatti è stata la dimostrazione di
ciò: Paris Saint-Germain, Galatasaray, Shakhtar Donetsk, Malaga si sono
classificate tra le migliori d’Europa,
grazie alle ricche risorse dei proprietari ed a progetti ben stabiliti. Proprio
la Champions League quest’anno è stata la vera e indiscussa protagonista del
panorama calcistico europeo più di ogni altra stagione. E sempre la Champions,
con l’attesissima finale di Wembley , potrebbe riscattare in parte questa
stagione.
Spero che
non si verifichino più stagioni come queste e che si ritorni a
vedere avvincenti, emozionanti (e vere) sfide-scudetto, come da sempre il calcio
ci ha abituati, facendoci appassionare.
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