sabato 25 maggio 2013

Termina (finalmente) la stagione 2012-2013


Con la finale di Wembley si chiuderà la stagione 2012-2013 in Europa,  a mio parere, una delle “peggiori” degli ultimi anni.



I campionati principali si sono mostrati privi di molte emozioni e puro agonismo, come la classica, e quest’anno inesistente, “lotta per il titolo”, con una sola squadra dominante su tutte sin dai primi mesi (ad eccezione del campionato portoghese che da anni è conteso fino alle ultime giornate da Porto e Benfica). Quest’anno, infatti, si è visto molto più agonismo per il posto in Europa che per il titolo. Persino le terribili delusioni nel vedere una squadra come il Barcellona, assoluta protagonista negli ultimi anni, surclassata dal Bayern in semifinale e, anche nelle vittorie, non vedere più quel calcio perfetto a cui ci aveva fatto abituare, il Real Madrid con nessun titolo, o il City che non riesce a superare i gironi di Champions o a vincere una finale di F.A. Cup contro il Wigan, o l’Inter che finisce 10° in campionato in una delle peggiori stagioni della sua storia.
Una delle cause della “piattezza” di questa stagione è stata determinata  dai  trasferimenti di giocatori importanti in squadre gestite da società molto ricche, ma che militano in campionati inferiori, come il Galatasaray, Fenerbahce, Zenit, Anzhi, il campionato cinese, arabo e, in parte, anche in quello brasiliano; così, campionati come la Premier, che resta sempre il campionato più affascinante o la Serie A sono rimasti “orfani” di fuoriclasse che da anni tenevano altissimo il livello del torneo, come, ad esempio, Drogba, Raùl Meireles, Eboué, Kuyt, Essien per il campionato inglese, Eto’o, Sneijder, Pato, Ibrahimovic, Thiago Silva, Pastore, Lavezzi in quello italiano.

A  causa di questa “migrazione” di giocatori presso altri campionati le squadre più importanti  sono rimaste sguarnite; invece, paradossalmente, la Champions League ha ulteriormente aumentato il suo livello. Non vedremo più, quindi,  enormi divari fra le squadre più rinomate  e le squadre minori o “da Europa League” (come disse qualche anno fa Mourinho).  Quest’anno infatti è stata la dimostrazione di ciò: Paris Saint-Germain, Galatasaray, Shakhtar Donetsk, Malaga si sono classificate  tra le migliori d’Europa, grazie alle ricche risorse dei proprietari ed a progetti ben stabiliti. Proprio la Champions League quest’anno è stata la vera e indiscussa protagonista del panorama calcistico europeo più di ogni altra stagione. E sempre la Champions, con l’attesissima finale di Wembley , potrebbe riscattare in parte questa stagione.

Spero che non  si verifichino  più stagioni come queste e che si ritorni a vedere avvincenti, emozionanti (e vere) sfide-scudetto, come da sempre il calcio ci ha abituati, facendoci appassionare.

(di Alessandro Triolo)

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