Sebbene
la sua panchina al Milan sia attualmente traballante, a mio parere
ingiustamente, ci soffermiamo ora su Massimiliano Allegri riguardo un tema
molto importante relativo al mondo del pallone e che coinvolge direttamente i
giovani di oggi. Il tecnico rossonero infatti, intervenuto recentemente al
quindicesimo congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia
Medica, ha dichiarato: “I giocatori di calcio sono degli esempi pubblici. I
ragazzini li vedono in televisione, osservano i loro comportamenti e quindi i
calciatori devono capire che hanno addosso delle responsabilità, magari
eccessive rispetto all’età, perché anche loro sono giovani, ma le cose stanno
cosi e quindi devono comportarsi di conseguenza, dando il buono esempio. Basta
con creste e orecchini e soprattutto basta con il fumo”. Quello di Allegri è un
appello importante, perché l’ammirazione di tifosi e appassionati in generale verso
i calciatori è tale da far diventare questi ultimi un vero e proprio modello,
cosa che ha sì un risvolto positivo, ma purtroppo principalmente negativo. Al
di là del look che questi sfoggiano, sentendosi chiaramente “giustificati”
dalla loro notorietà e dalla voglia di farsi notare (l’esuberante cresta di Stephan
El Shaarawy è primo fra tutti gli esempi), alcuni comportamenti possono essere
imitati in modo decisamente poco conveniente. Emblematiche le bravate di Mario
Balotelli, idolo nazionale in Italia e non solo; recentemente abbiamo anche sentito
Arsene Wenger, coach dell’Arsenal, rimproverare a gran voce il suo giocatore
Jack Wilshere, centrocampista dei Gunners, colpevole di essersi fatto notaere
fuori da un locale mentre fumava; infine, come l’ha definito Jorgensen pochi
giorni fa, il “Balotelli di Danimarca” Nicklas Bendtner, il quale, nonostante stesse
vivendo la disastrosa esperienza alla Juventus, si è fatto quasi arrestare lo
scorso Febbraio dalla polizia danese, che lo ha sorpreso mentre guidava
contromano in stato di ebbrezza nel centro di Copenaghen. Insomma, pur
ammirandoli sul campo, sappiamo tutti di che pasta sono fatti i calciatori al
giorno d’oggi, fra lusso e scandali, ma l’importante è che ciò non si insinui
nella mente dei ragazzi come modus agendi esemplare.
(di Jacopo Burgio)
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