In porta Cortois o Mignolet, in difesa Van Buyten e Vertonghen, in centrocampo Witsel, Hazard, Fellaini, Defour, Dembélé, Chadli, in attacco Benteke, Mirallas, Mertens, Lukaku. Dire che la nazionale belga abbondi di fenomeni non è dunque un'eresia. Negli ultimi anni, infatti, la squadra belga ha cominciato ad avere un vasto assortimento di giocatori già affermatisi ad alti livelli e militanti nelle migliori squadre d'Europa. Citando solamente i nomi più importanti, ci si accorge di come il Belgio può davvero sognare e puntare in alto al Mondiale.
Dopo la vittoria di ieri per 2 a 1 sulla Croazia, con una doppietta di Lukaku, la squadra del CT Mark Wilmots conquista la partecipazione in Brasile. Particolare è stato vedere una piazza di Bruxelles gremita di tifosi in festa, come se per questi l'impresa fosse stata già compiuta. Ciò dimostra come l'ambiente resti sempre "umile", non dando nemmeno per scontato il primo posto in un girone in cui a poter ostacolare la squadra belga viera solo la Croazia. Effettivamente, la tifoseria belga aveva perso l'abitudine di vedere la propria nazionale con una tale qualità da poterle permettere di sognare in grande; era dal 2002 che non partecipavano ad una competizione internazionale, dal Mondiale nipponico.
Dopo dodici anni, il 2014 potrà essere un anno memorabile per la storia del calcio belga, che sta sempre più puntando sui suoi emergenti talenti, ricevendo una sempre più crescente qualità degli stessi e riscuotendo una grande ammirazione in campo internazionale per il lavoro intrapreso.
E, dunque, se vedremo Hazard, Fellaini o Benteke dare spettacolo al Maracanã, non ci sarà nulla di cui meravigliarsi, ma solamente da prender d'esempio.
(di Alessandro Triolo)
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