Sei uno dei migliori giocatori della Serie D da anni e militi in questo campionato ormai dal 2004, speravi che sarebbe stata la volta buona per giocare in C2 da protagonista con il Messina?
Grazie per il complimento. Ormai questa categoria la conosco bene anche se c'e sempre da imparare. Speravo si rimanere per confrontarmi in palcoscenici diversi come quelli della lega pro, però le nostre strade si sono divise e spero, sia per me che per il Messina, in un futuro roseo.
Hai giocato in più di dieci squadre, qual è stata quella che non facilmente dimenticherai?
Sicuramente in qualsiasi squadra io abbia giocato ho conservato bei ricordi, ma quelle che ho più impresse sono Messina Acireale e Noto.
Stai lasciando a malincuore Messina, i tifosi ti apprezzano molto e penso che la stima sia reciproca da parte tua. Cosa ricorderai maggiormente di questa esperienza?
Senza dubbio tutto quello che ho ricevuto da Messina e soprattutto dai tifosi messinesi è un'emozione unica che mai dimenticherò. Il ricordo più bello? Il magnifico gruppo che eravamo e i 12.000 spettatori presenti nella partita contro il Cosenza.
Ti senti già appagato della tua carriera da calciatore, oppure speri ancora in qualcosa di migliore?
Assolutamente no. Come ho detto prima, nella vita bisogna sempre aspirare a qualcosa di più.
L'importante è, comunque, essere sempre fieri di se stessi nel fare il proprio lavoro con serietà.
Gli allievi dell’ACR Messina sono campioni regionali, ed anche
questo è un evidente simbolo di rinascita. Cosa consigli, dunque, a dei ragazzi
che sognano di giocare in futuro nel Messina per contribuire al suo ritorno nel
calcio che conta?
Nel calcio, come nella vita d'altronde, per arrivare a realizzare i propri sogni si devono fare sacrifici. Nessuno ti regala niente ed è bello poter dire alla fine di avercela fatta con i propri sforzi. Il mio consiglio è quindi di lottare, avere spirito di sacrificio e soprattutto avere tanta umiltà.
Nel calcio, come nella vita d'altronde, per arrivare a realizzare i propri sogni si devono fare sacrifici. Nessuno ti regala niente ed è bello poter dire alla fine di avercela fatta con i propri sforzi. Il mio consiglio è quindi di lottare, avere spirito di sacrificio e soprattutto avere tanta umiltà.
Chi sono stati gli allenatori più importanti per te nel corso
della tua carriera? E quali sono i giocatori con cui ti sei potuto confrontare,
fino a migliorare ulteriormente?
Grazie al mio carattere ho sempre instaurato un bel rapporto con tutti gli allenatori,non mi sembra giusto citarne solo uno: ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa da portare dentro e fuori il campo. Ho giocato con tanti giocatori di talento e che mi hanno aiutato a crescere ulteriormente, uno su tutti Giorgio Corona.
Grazie al mio carattere ho sempre instaurato un bel rapporto con tutti gli allenatori,non mi sembra giusto citarne solo uno: ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa da portare dentro e fuori il campo. Ho giocato con tanti giocatori di talento e che mi hanno aiutato a crescere ulteriormente, uno su tutti Giorgio Corona.
Come ultima domanda ti chiedo se già sai quale sarà il tuo
futuro per la prossima stagione.
Non so ancora nulla di certo. Il mio procuratore sta già parlando con le società che hanno richiesto mie informazioni. A breve saprò qualcosa. Spero tanto di poter vincere ovunque sia il mio futuro, sia per me che per la mia famiglia, mia moglie e il mio nuovo piccolo/a che verrà a gennaio.
Non so ancora nulla di certo. Il mio procuratore sta già parlando con le società che hanno richiesto mie informazioni. A breve saprò qualcosa. Spero tanto di poter vincere ovunque sia il mio futuro, sia per me che per la mia famiglia, mia moglie e il mio nuovo piccolo/a che verrà a gennaio.
Ringraziamo vivamente Giuseppe Savanarola per la sua disponibilità e gli auguriamo un futuro più che roseo.
(Alessandro Triolo)
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