Inauguriamo la rubrica "Gli artisti del pallone" con la bandiera Alessandro Del Piero; ogni lunedì dedicheremo un post ad un "mito del calcio".
Alessandro Del Piero: un mito, una leggenda. Sono forse questi gli aggettivi più adatti per definire un calciatore straordinario, uno dei migliori talenti espressi dal calcio italiano e, soprattutto, un simbolo per tutti i tifosi della Juventus, con le sue 705 presenze e 290 gol, record assoluto con la maglia bianconera. La storia di Alex alla Juve resta nei cuori di tutti i tifosi, juventini e non, ma, purtroppo, come accade in alcune storie, la loro non ha avuto un lieto fine. Del Piero è infatti attualmente un giocatore del Sydney FC, squadra della A-League, campionato australiano. Chi non conosce la storia di Alex (e sono davvero pochi) si potrebbe chiedere come ha fatto una bandiera della Juventus, alla veneranda età di 37 anni, ad approdare, nel vero senso dell’espressione, dall’altra parte del mondo.
Quella di Del Piero è diventata una questione che ha sollevato mille polemiche, perché forse si tratta dell’unico grande errore di gestione in casa Juventus da quando Conte ha riportato lo scudetto sulla maglia bianconera. Risulterebbe strano attribuire qualcosa di sbagliato ad un presidente come Andrea Agnelli e ad un allenatore come, appunto, Antonio Conte, che in pochissimo tempo hanno trasportato la Juve dall’inferno al paradiso, eppure sono loro i principali artefici di questa inspiegabile decisione. Il primo dava per fatto l’addio di Alex già ad ottobre del 2011, il secondo lo ha tenuto in panchina per quasi tutto il campionato, guardandolo poi segnare quello che è stato considerato il gol scudetto contro la Lazio: solita punizione, traiettoria che sorprende il portiere e palla in rete. Lo Juventus Stadium esplode, eppure Del Piero non è stato a tutti gli effetti il protagonista della Juventus campione d’Italia 2011-2012. Lo sarebbe stato se, con merito, avesse vestito la maglia di titolare come fa adesso al Sydney, dove si diverte ancora come un ragazzino. Ecco, quindi, come la Juventus si sia fatta un autogol clamoroso: il top player lo aveva e l’ha venduto.
(Jacopo Burgio)
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