sabato 6 luglio 2013

2004-2013: Dejan Stankovic e il suo addio all'Inter.

Era il gennaio del 2004 quando Dejan Stankovic arrivò all’Inter. Già dal '98 militava nel campionato italiano con la Lazio. Dopo esser stato anche conteso dalla Juventus, Stankovic trova all’Inter il neo-allenatore Roberto Mancini, che già aveva avuto alla Lazio. Il serbo contribuisce nella sua prima stagione con 14 partite e 4 gol alla qualificazione in Champions League.

Stankovic è sempre stato un centrocampista molto duttile: può essere utilizzato sia in centrocampo sia come trequartista, come mediano e anche come centrocampista laterale. Soprattutto dalla stagione 2006-2007 il serbo venne utilizzato il più delle volte come trequartista, fino al 2009, quando Mourinho preferì un giocatore con caratteristiche diverse da quelle di Stankovic per il suo 4-2-3-1. Con l’arrivo di Sneijder, dunque, Stankovic torna in centrocampo al fianco di Cambiasso e Thiago Motta e diventa uno dei principali artefici per la conquista del Triplete nerazzurro.
Il 2011 di Stankovic probabilmente è stato l’ultimo anno in cui il serbo a continuato a rendere ad alti livelli, rientrando ottimamente sia negli schemi di Benitez che in quelli di Leonardo. Sempre nel 2011 segna anche un gol da centrocampo contro lo Schalke 04, premiato come migliore di quella Champions League. Dopo le 40 presenze della stagione precedente, in quella 2011-2012 arriva a quota 25, senza mai segnare e subendo spesso infortuni, anche gravi. Nove anni dopo il suo esordio con l'Inter, sempre a febbraio, Stankovic torna in campo, dopo più di nove mesi, contro il Chievo Verona. Tutto lo stadio non può che applaudire e ringraziare il serbo, come se fosse già il congedo di ciò che tutti avevano già percepito.
Oggi, infatti, 6 giugno 2013, Dejan Stankovic annuncia il suo addio all’Inter con una lettera, pubblicata sul sito della squadra, di cui riportiamo interamente il testo:

Carissimi tifosi nerazzurri, vi parla il vostro Drago con grande emozione e grande piacere. Non so se troverò le parole giuste per salutarvi e ringraziarvi per tutto quello che mi avete dato, a partire dall'affetto, dalla fiducia e dalla sincerità. Sono stati i dieci anni più importanti della mia vita. Anni in cui sono cresciuto prima come uomo e poi, con mio grandissimo piacere, come calciatore. Io e la mia famiglia ringraziamo la famiglia Moratti. Ci tengo a nominare il mio Presidente in particolare, che mi ha dato l'opportunità di vestire la maglia dell'Inter, con la quale ho avuto il piacere ed il grande onore prima di tutto di indossarla e poi di vincere ogni cosa che c'era da vincere. Ci sono tantissime persone con le quali sono stato benissimo e con questa lettera li voglio salutare tutti, sempre con queste parole, guardandovi negli occhi, voglio dirvi che rimarrete nel mio cuore per sempre anche se non posso e non voglio nominarvi tutti. Non dimenticherò mai il giorno in cui sono arrivato, e non potrò mai dimenticare la presentazione con il nostro Presidente onorario Giacinto Facchetti, una grandissima persona sotto tutti gi aspetti. La foto di quel giorno la tengo stretta fra i miei ricordi più cari. Quel giorno è cominciata la mia vita da nerazzurro. Se penso che non indosserò più la maglia dell'Inter mi vengono le lacrime, ma sono stato sempre sincero e le mie sono lacrime vere, purtroppo nella vita si deve andare e guardare avanti, voi che mi conoscete sapete che lo farò con grande orgoglio e grande determinazione, come ho sempre cercato di fare nella mia storia di uomo e di atleta. In tutti questi anni a Milano ho giocato con grandissimi calciatori e soprattutto con grandissimi uomini, è difficile trovare le parole per ringraziare di nuovo tutti. Ho avuto l'onore di indossare questi colori che rimarranno per sempre sulla mia pelle, non lo potrò mai cancellare, nessuno potrà mai cancellarlo.
Con tutto il mio amore. Dejan Stankovic”.

Stankovic in Nazionale, invece, ha raggiunto le 102 presenze, record che condivide con Savo Milosevic. Raggiunto questo traguardo, il serbo annunciò il suo ritiro dalla Nazionale serba. La Serbia, però, ha voluto premiare un giocatore come Stankovic organizzando un’amichevole, che si disputerà in Agosto, in suo onore, affinchè conquisti la 103° presenza e diventi il giocatore con più presenze in assoluto.
La carriera del “drago”, così chiamato dai tifosi, non si conclude però con l’addio all’Inter e alla Nazionale; tutti si augurano di rivederlo ancora giocare, di rivedere le sue ottime capacità balistiche e, soprattutto, di dare un ottimo esempio alle “giovani leve” del calcio.


(di Alessandro Triolo) 

0 commenti:

Posta un commento