mercoledì 10 luglio 2013

Roma, cosa (non) è andato bene.

Con la sconfitta contro la Lazio in Coppa Italia, i tifosi romanisti  hanno iniziato a manifestare il loro dissenso e avversione verso l'attuale società della Roma.

La Roma fatica enormemente a conseguire risultati importanti da un paio d’anni, questo è ormai assodato. Se è possibile parlare di crisi, essa sarebbe stata eventualmente una conseguenza di scelte non tanto sbagliate, quanto azzardate, prese dalla società giallorossa. Nelle ultime stagioni la Roma ha fatto delle vere e proprie scommesse, soprattutto in ambito di allenatori. In primis ricordiamo il quasi esordiente Luis Enrique: un’attrattiva per chi ama il “tiki-taca” spagnolo, in quanto egli è stato alla guida del Barcelona B, non altro che la famosa “cantera” da cui i blaugrana hanno e continuano a sfornare i loro futuri campioni. Effettivamente la Roma ha fatto vedere sprazzi di buon gioco con lo spagnolo, che ha anche lanciato giovani importanti, come Lamela e Borini. La squadra però, a differenza del Barcellona, ha dimostrato di avere nella difesa il suo vero punto debole; la differenza sostanziale sta nei giocatori schierati: Daniel Alves, Abidal, Puyol e Piqué non sono di certo paragonabili a José Angel, Heinze, Kjaer e Taddei, con tutto il rispetto e la stima per questi ultimi. Lo stesso problema si è ripresentato quando poco meno di un anno fa Zdenek Zeman ha riavuto la panchina della Roma, già occupata dal 1997 al 1999. Il gioco del boemo è ben conosciuto in Italia: 4-3-3, squadra votata all’attacco, gioco spettacolare, veloce e ricco di verticalizzazioni, ma scarsa attenzione per la difesa, che viene tenuta molto alta, cono il rischio di contropiedi pericolosi. Ecco quindi che il ds Baldini provvede nella ricerca di nuovi rinforzi per il reparto difensivo, al fine di renderlo più solido: arrivano Castan, Marquinhos, Dodò, Piris, Balzaretti e rientra dall’infortunio Burdisso. Il problema sembra essere risolto, ma il corso del campionato testimonia che non è cosi. Zeman viene infatti esonerato dopo l’ennesimo risultato deludente verso metà-fine stagione e al suo posto si insedia il vice Andreazzoli, che riesce a riportare nell’ambiente della capitale serenità non tanto quanto risultati: Roma sesta e senza Europa, per di più sconfitta in finale di Coppa Italia dalla rivale cittadina Lazio.
La Roma si avvia adesso a voltare per l’ennesima volta pagina: da poche settimane è stato infatti ufficializzato l’arrivo di Rudi Garcia, il nuovo allenatore francese ex Lille, famoso per il suo grande bagaglio d’esperienza in patria. Ai tifosi giallorossi non resta dunque che sperare in una scommessa, finalmente, vinta.

(di Jacopo Burgio)

0 commenti:

Posta un commento