
La storia di questo giocatore parte dalla sua Bari Vecchia: con la maglia biancorossa dimostrò presto di meritarsi grandi palcoscenici. Dell’esperienza con la squadra della città natale si ricorda in particolare il famoso gol contro l’Inter, che, oltre ad essere spettacolare per controllo di palla e finalizzazione, risultò essere decisivo per le sorti della partita, terminata col punteggio di 2-1 ai danni dei neroazzurri. Ad appena 19 anni viene trasferito alla Roma, dove resterà per quasi cinque stagioni. Sono annate di luci per il campione barese, che conquista la Supercoppa italiana nel 2001 e realizza 52 reti in 161 gare disputate, ma anche di ombre, in quanto conclude nel peggiore dei modi il suo rapporto sia con la società che con i compagni, in particolare con la bandiera giallorossa Francesco Totti: Cassano rifiuta infatti il rinnovo di contratto nel 2006 e si trasferirà successivamente al Real Madrid.


Dopo la già citata lite con Garrone, Cassano andò al Milan dopo aver aspettato il termine utile per la risoluzione contrattuale. Seguirono prestazioni ad alto livello per due stagioni con la maglia rossonera, macchiate dal malore che Antonio accusò nel 2011 e che si rivelò essere un problema al cuore, per cui fu necessario un intervento, poi per fortuna perfettamente riuscito.
Durante la famosa sessione di calciomercato in cui la presidenza del Milan, dopo l’addio delle bandiere storiche del club, decise di privarsi di Ibrahimovic e Thiago Silva, Cassano accusò un altro malore, stavolta non fisico: il cosiddetto “mal di pancia”, in seguito al quale il giocatore preferì essere ceduto. Venne cosi formalizzato lo scambio con l’Inter fra “FantAntonio” e, nemmeno a farlo apposta, Pazzini, suo ex compagno ai tempi della Sampdoria.

Pochi giorni fa, Cassano ha firmato un contratto con la sua nuova squadra, il Parma, senza lasciarsi sfuggire le solite parole al veleno riguardo la sua precedente squadra: se prima aveva accusato Galliani di essere “tutto fumo e niente arrosto”, adesso accusa il neo mister dell’Inter di averlo cacciato dalla squadra. In ogni caso, Cassano dovrà cercare di impegnarsi al massimo per riconquistare la maglia azzurra nei mondiali del 2014: che ci riesca o no, il Parma ha comunque arricchito con un grande campione in maniera notevole la sua rosa, per altro già abbastanza competitiva.
Cassano spera ancora vivamente di partecipare al mondiale in Brasile del 2014, dopo quello del 2010, forse miglior anno della sua carriera, negatogli da Lippi. Le speranze a Parma sono tante, Cassano dovrà mostrare nuovamente le sue qualità tecniche e, soprattutto, umane. Il "numero 99" vuol tornare protagonista in una piazza meno importante delle ultime due in cui è stato, vuol tornare il Cassano "genio e sregolatezza".
(di Jacopo Burgio)
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