Appena due
giorni fa, Kevin Prince Boateng ha lasciato a sorpresa il Milan, approdando
allo Schalke04, ambizioso club tedesco che aveva già trattato in passato con i
rossoneri nell’ambito dell’affare Klaas-Jan Huntelaar. Durante la consueta
presentazione, il giocatore, cresciuto proprio nel campionato tedesco, ha parlato
poco, esprimendo stima e apprezzamento verso la Bundes e, ovviamente, verso il suo nuovo club. “C’è poco da dire,
sono a casa. La Bundesliga è il miglior campionato al mondo e lo Schalke04 è un
top club”. Dunque le parole del ghanese possono farci riflettere su quali oggi
siano le opinioni relative ai vari campionati di calcio e soprattutto sul fatto
che sia vero o no che quello tedesco sia in questo momento il migliore in
assoluto.
Quando
parliamo di Germania, o meglio, di calcio tedesco e, cosa più importante, se lo
facciamo di questi tempi, dobbiamo inevitabilmente parlare di vittorie. Basta
dare uno sguardo alla scorsa finale di Champions League: Monaco contro
Dortmund, entrambi grandi città tedesche. Sappiamo poi tutti come andò a finire
la partita, ma la cosa rilevante, come non ha mancato di sottolineare prima del
match il cancelliere Merkel, è che la Germania avrebbe in ogni caso trionfato,
che avesse vinto Bayern o Borussia. Ma da dove deriva questo enorme successo?
Come ha fatto la matricola giallonera di Klopp a sbaragliare la corazzata del
Real di Mourinho? Come invece Ribery e compagni a mortificare la squadra più
forte di tutti i tempi, il Barça?
La risposta
sta nel calcio che cambia, come del resto vi parlammo poco dopo l’apertura di
questo blog, ma non solo. Il sistema calcistico tedesco è davvero molto lontano
dal nostro, prima di tutto perché mancano le basi. Vivai efficienti e stadi
pieni, belli e moderni, questo è quello che ha la Germania e manca all’Italia. Riguardo
il primo punto l’Udinese è il vero orgoglio italiano, mentre per il secondo la
Juventus è su tutti. Vero è che molte società si stanno attivando sotto questi
punti di vista: progetti di stadi nuovi sono stati definiti da Inter, Roma e
anche Udinese, ma non basta: “c’è ancora da fare per colmare il gap”,
come disse Antonio Conte in un’intervista dopo la sconfitta con il Bayern. Inutile
parlare invece del gioco in sé: quest’anno la sola Juve è avanzata in
Champions, mentre in Europa la Lazio ha espresso bel calcio, poi cadendo per mano
del Fenerbahce. Le straniere sono nettamente avanti, ma alla radice di questo
ci sono soprattutto i soldi che permettono gli acquisti e per questo non
possiamo far nulla, con una crisi economica del genere ancora in atto.
Sì, la
Germania è quindi davanti l’Italia, e forse davanti a tutti, se consideriamo i
parametri fino ad ora analizzati. Ma la cosa che può sembrare strana è che, a
mio parere, il campionato tedesco non è tutto sommato migliore di quello
italiano. Chiaramente dominano la fisicità e la tecnica, da sempre
caratteristiche degli atleti tedeschi, ma in Italia c’è un’altrettanta fisicità
e un’altrettanta tecnica (soprattutto in fase difensiva) che fanno di quello
italiano il campionato più arduo di tutti. Ecco perché i giovani che vorrebbero
intraprendere una carriera calcistica in Italia spesso trovano difficoltà a
raggiungere alti livelli. Non che altrove si possa esordire nella massima serie
senza alcuno sforzo, ma sicuramente con uno minore; insomma, all’estero ci sono
visibilmente più possibilità, come del resto in tutti i campi di lavoro, di
questi tempi.
In Italia,
inoltre c’è una certa propensione verso la tattica e forse una maggiore
competizione fra le squadre: di solito, eccezion fatta per l’ultimo anno in cui
la Juventus di Conte ha dominato incontrastata, bisogna aspettare le ultime
giornate di campionato per scoprire chi vincerà il titolo. In Germania spesso
abbiamo un vincitore già a Novembre. La Premier League è sempre stato secondo
me un campionato affascinante, con tanta fantasia e tante squadre interessanti,
ma ragionando come abbiamo pocanzi fatto dovremmo consegnare il “premio” alla
Ligue 1: si può dire che ogni anno ci sia infatti un nuovo campione di Francia
(Bordeaux, Marsiglia, Lione, Lille, Montpellier, Paris Sg e chi sa se quest’anno
non sarà la volta del Monaco di Ranieri…). Nella Liga, di cui proprio recentemente
abbiamo discusso, sono ormai destinate a vincere le due squadre di Madrid e
Barcelona, mentre la terza è di solito “l’altra” di Madrid, l’Atlético.
Avendo
tracciato in questi termini una visione complessiva dei campionati, potremmo
quindi concludere dicendo che la Germania sarà pure la più organizzata e quella
che esprime il miglior calcio (limitatamente a Bayern, Borussia e Schalke04),
ma a livello di campionato forse non è la migliore.
(di Jacopo Burgio)
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