Sembrerebbe
quasi inutile cominciare a descrivere Francesco Totti: in fondo stiamo
parlando della vera e grande icona mondiale del calcio italiano, ormai
diventata unica dopo che un certo Alessandro Del Piero è stato scaricato dalla
dirigenza della Juventus ed è approdato a Sydeny. Al momento del rinnovo, avvenuto poco tempo fa, Totti
ha infatti dichiarato: “Qui alla Roma mi trattano da bandiera, anche la Juve doveva farlo con
Del Piero”. In ogni caso, praticamente impossibile è non conoscere “Er Pupone”,
persino all’estero è un simbolo, ed in questo momento lo è più che mai: Totti
ha compiuto 37 anni, 37 anni di Roma. Record assoluto per lui di presenze e
realizzazione con i giallorossi, di cui sarà capitano fino all’età di 40 anni.
Emozionato, il capitano si è visto arrivare auguri da società e compagni, ma
anche dal cielo: un aereo ha trasportato sopra il campo di allenamento di Trigoria
uno striscione con su scritto: "Per te parla la
storia. Auguri immenso capitano". Totti ha risposto commosso: "Sentire
gli auguri dei miei compagni, dei tifosi e di mio padre che per la prima volta
ha fatto un'intervista è un'emozione unica. L'amore che ho nei confronti di
tutto questo è indescrivibile". Ma soprattutto, il regalo di compleanno
più grande per Francesco arriva dalla classifica, che in questo momento parla
chiaro: Roma capolista dopo 6 giornate, imbattuta e con un solo gol al passivo,
minuscolo se paragonato ai 17 messi a segno finora dai capitolini. Ecco come
descrive questo momento il capitano:
"Lo vivo con tranquillità, il campionato è lungo, ci sono ancora 33 partite e squadre più forti di noi che diranno la loro. Non avendo le coppe,
però, possiamo allenarci, ed essendo primi adesso dipende solo da noi".
Totti spera dunque di poter rivivere quella fantastica emozione dello scudetto
vinto nel 2000-200; tanta strada è passata da quel momento e soprattutto da
quando il piccolo Francesco ha dato i suoi primi calci a pallone nella squadra
della sua città, non pensando che un giorno ne sarebbe diventato l’eterno
idolo.
Totti comincia la sua carriera a 7 anni, quando
viene ingaggiato dalla Fortitudo, e successivamente passa alla Smit Trastevere,
dove disputa le sue prime importanti partite. Curioso il fatto che Totti, se
non fosse stato per l’allora d.s. della Roma che si inserì nella trattativa,
sarebbe finito nelle giovanili proprio della Lazio, dove forse avrebbe
tracciato il percorso che alla fine fu giallorosso. Poco importa, perché in
quel momento la storia della Roma comincia già a cambiare. Dopo varie vittorie
con Allievi e Primavera, Totti esordisce in prima squadra nel ’93, con i
giallorossi guidati al tempo da Boskov. Risale invece al ’94 il suo esordio in
Serie A e il suo primo gol all’Olimpico in amichevole contro il Valencia.
Francesco comincia a diventare sempre più indispensabile a partire dalla
stagione 1995-1996: dopo un’esperienza poco felice in cui sembra sul punto di
essere ceduto, matura completamente con gli allenamenti di Zdenek Zeman, che
ritroverà poi esattamente un anno fa; gli viene assegnata “la 10” e diventa
capitano della squadra, cominciando ad accumulare sempre più gol per stagione.
Come già detto, nel 2000-2001 la Roma vincerà lo scudetto grazie soprattutto al
magnifico trio Batistuta-Montella-Totti: quest’ultimo si classificherà anche
quinto nella lista del Pallone d’Oro. Totalizza 20 gol nel 2003-2004, ma il
record risale al 2006-2007: 32 gol e Scarpa d’Oro; arriverà poi decimo nella
classifica del Pallone d’Oro e viene anche dichiarato esplicitamente da Pelè il
miglior giocatore del mondo. Totti continuerà a realizzare gol in Serie A con
una certa continuità e vincerà anche 2 Coppe Italia con la sua squadra. In
Nazionale è stato uno degli eroi del Mondiale di Germania del 2006, di cui
tutti ricorderanno il rigore realizzato al 90’ contro l’Australia nei quarti di finale.
Con 298 gol, Totti è sesto nella classifica dei
migliori realizzatori italiani di tutti i tempi.
(di Jacopo Burgio)
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