mercoledì 4 settembre 2013

Kakà al Milan: ennesimo acquisto mediatico o innesto fondamentale?



Sono passati circa 1500 giorni da quando Ricardo Kakà decise di lasciare il Milan per accettare la ricchissima offerta del Real Madrid. In poco tempo Ricky, piuttosto che diventare la stella dei blancos assieme a Ronaldo, ne diventa una grandissima delusione. Tra gravi infortuni, scelte tecniche e una forma fisica e mentale mai più ritrovata, il brasiliano ne esce fin troppo ridimensionato, tanto da perdere anche la Nazionale. 
Era chiaro a tutti che Kakà non era più in grado di trovarsi un posto da titolare nel Real Madrid, ma l'esoso ingaggio da lui percepito e l'elevato costo di trasferimento erano tali da non far azzardare nessun club all'acquisto del brasiliano, che sarebbe arrivato come un'incognita. Nel corso di questi anni praticamente un solo club ha continuato a corteggiarlo e desiderarlo: il Milan. Il club  e tutto l'ambiente rossonero non sono mai riusciti a dimenticarsi del campione che era, mantenendo la convinzione di riuscire a far tornare grande anche un giocatore ridimensionato e con non pochi problemi fisici come il brasiliano. Dopo il fiacco tentativo nell'estate del 2011, nel 2012, con le partenze dei top player, Ibrahimovic e Thiago Silva, e dei veterani, il Milan inizia a desiderare veemente un suo ritorno, affinchè riporti entusiasmo nell'ambiente e fiducia alla società da parte dei tifosi. Dopo l'arrivo vicino nel gennaio 2013, sfumato per via del costo di trasferimento troppo alto, arriva in quest'ultima sessione di mercato, firmando un biennale in cui si riduce l'ingaggio da 10 milioni a circa 5. 
Il ritorno di Kakà è probabilmente una delle più belle "pagine" di questa Serie A, in cui, finalmente, si rivede un'immagine di bel calcio, non basata principalmente e solamente dal fattore economico; una scelta, dunque, da poter definire anacronistica, in un calcio in cui "la Maglia" non è più rispettata come un tempo.
Non pochi, però, sono i dubbi che possono sorgere da un acquisto di tale portata; uno di questi è se Kakà era l'acquisto giusto da fare in un momento simile per la squadra rossonera. Se l'arrivo di Mario Balotelli ha subito portato certezze riguardo al suo ruolo di top-player, fondamentale per il presente e futuro del Milan, cosa può dare l'arrivo di un giocatore come Kakà? E' chiaro che subito si pensi ad un suo inserimento nel 4-3-1-2 come trequartista, qualora Allegri ritenesse il giocatore adatto e in grado di poter subito giocare in quel ruolo, come faceva un tempo con Ancelotti. Della forma fisica del brasiliano però si hanno poche certezze, resta un'incognita, come il suo rendimento e, se nella peggiore delle ipotesi il numero 22 mostrasse di non essere più in grado, del suo arrivo cosa si può pensare? La domanda potrebbe riportare alla mente altri acquisti importanti, che hanno dato alla piazza grande entusiasmo, ma che alla fine si sono rivelati poco utili e non in grado di rientrare nel progetto rossonero. Su tutti ci si ricorda di Shevchenko, tornato in prestito al Milan dal Chelsea nel 2008, ridimensionato e in una dubbia forma fisica e mentale;  il risultato è deludente, tanto da non venir riscattato dal club rossonero. Un altro episodio che ha dato al Milan grande importanza mediatica ed entusiasmo è quello di David Beckham. L'acquisto del giocatore inglese è probabilmente la più grande strategia mediatica da parte della società rossonera che, vista la formula del prestito da loro effettuata, non ha richiesto esose spese ai danni delle casse, incrementando invece quelle in entrata con ulteriori sponsor e merchandising. Inoltre, un giocatore come Beckham è sempre ben gradito da qualsiasi allenatore, nonostante l'età e una forma fisica non più eccelsa come un tempo. Ennesimo acquisto che forse ha dato più importanza mediatica che contributo alla squadra è quello di Ronaldo. Il Fenomeno, dopo una prima stagione discreta, si ritrova con sempre più problemi fisici, causati da gravi infortuni, che lo portano alla cessione in Brasile.

Dunque, dopo l'iniziale entusiasmo presente in questi giorni fra i tifosi milanisti, torneranno a sorgere i dubbi su questa azzardata mossa del Milan? La risposta la potrà dare solamente il campo e sperare, milanisti e non, in un grande ritorno di Ricky, perchè, in fondo, tutti l'abbiamo sempre desiderato, affinchè ogni domenica, ogni partita, in Europa ed in Italia, possa di nuovo farci appassionare ed entusiasmare, come pochi hanno saputo fare.

(di Alessandro Triolo)

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