Forse
appare sconosciuto ai più, ma Davide Zappacosta, terzino dell’Avellino, sembra
essere uno dei talenti più promettenti che il campionato cadetto italiano sta
mostrando. Classe ’92, Davide ha cominciato la sua carriera con la squadra dell’Isola
Liri per poi essere acquistato dall’Atalanta, dove ha ovviamente giocato nelle
file della Primavera. Ceduto in comproprietà all’Avellino, disputa entrambe le
stagioni di Serie C, ottenendo proprio quest’anno assieme ai suoi compagni la promozione
in B. Ecco come si presenta: gara inaugurale con il Novara, destro a giro da
posizione proibitiva e palla nel sacco: gli irpini vincono 2-1. Nel giro della
nazionale under-21, per caratteristiche tecniche è stato associato a Gianluca
Zambrotta; vero è che al giorno d’oggi, se dovessimo fare un elenco di giovani
promesse, la difesa ed in particolare proprio la fascia risulterebbero i ruoli
più carenti in questo ambito. Zappacosta ha quindi tutte le possibilità di
sfondare e attualmente si trova nel mirino dell’Udinese di Guidolin, ma ha
dichiarato ancora amore all’Avellino: “Quello che mi preme oggi è il mio futuro con questa
maglia, la mia seconda pelle. Di certo non lo dico per piaggeria, ma non
smetterò mai di ringraziare chi, come il d.s. De Vito, il presidente Taccone e
mister Rastelli, ha capito come è fatto nella testa Davide. Rastelli ha
lavorato sulle mie caratteristiche portando nelle mie gambe quanto occorre, ma
è ancora poco e voglio migliorare per raggiungere un livello che, giuro, farò
di tutto per accrescere ancora. Ma ribadisco di volere solo l’Avellino,
ovviamente per ora, anche se nella testa ho e voglio la A, che, sarà una
coincidenza, è la prima lettera di Avellino”. Se approderà nella massima
serie per esplodere con i Lupi o con qualunque altra squadra poco importa; quel
che più conta è farlo crescere come si deve, perché l’Italia, dopo De Sciglio,
potrebbe acquistare un altro ottimo terzino.
(di Jacopo Burgio)
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