sabato 21 settembre 2013

Davide Santon, il predestinato ignorato.


Da Josè Mourinho veniva soprannominato "il Bambino", fu lui a farlo esordire in Italia a soli 18 anni, in una partita di Coppa Italia contro la Roma; diventare il "pupillo" del portoghese ex-Inter non è stata roba da poco. Se un allenatore come Mourinho, il celebre Special One che è arrivato persino al punto di togliere il posto da titolare a Iker Casillas nel Real Madrid, mostra un interesse verso un giocatore così giovane e inesperto, dimostra che quest'ultimo merita. 
Davide Santon, classe 1991, è un giocatore del Newcastle dall'estate del 2011. Il suo ruolo preferito è quello di terzino, sia destro che sinistro, dotato di grande spinta sulle fasce, che gli permette di partecipare spesso anche alla manovra offensiva. Negli anni trascorsi all'Inter, è sembrato di trovare uno dei migliori talenti di tutto il panorama europeo, anche a detta della Uefa stessa. Purtroppo, col susseguirsi del tempo, sembra che il giovane terzino sia stato dimenticato dai molti, perdendo anche la convocazione in Nazionale, nonostante le buone prestazioni con la squadra inglese.

A 14 anni passa dalle giovanili del Ravenna a quelle dell'Inter. La sua storia con la squadra nerazzurra sarà un continuo susseguirsi di traguardi raggiunti. Con gli Allievi raggiunge il primo posto in campionato, con la Primavera raggiunge la finale-scudetto del campionato, fino all'approdo in prima squadra in cui conquista due scudetti, una Champions League, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana, oltre ad un notevole aumento della sua notorietà. Nel 2008, dopo le sue prime apparizioni in campo, il tecnico portoghese continua ad affidargli la fascia sinistra con grande speranza e fiducia. Un predestinato a vista di tutti. Il culmine della fiducia che ha avuto Mourinho verso Santon si mostra nella partita contro il Manchester United a San Siro. A soli 18 anni, Davide Santon si trova a dover arginare Cristiano Ronaldo in una partita fondamentale per l'andamento dell'Inter in Champions; la partita termina 0 a 0, con il giovane terzino che gioca una delle sue migliori partite. Il sito uefa.com lo inserisce nella lista dei 10 giovani più promettenti d'Europa. Conquistata anche la Nazionale, Davide Santon inizia ad avere sempre più estimatori dalla sua parte, tanto da venir dichiarato "il nuovo Maldini". La stagione successiva non sarà ricca di soddisfazioni come la precedente; un duro infortunio gli pregiudica la stagione e le sue prestazioni non sembrano essere delle migliori. Forse si è "corso" un po' troppo. Dopo la grande fiducia ricevuta dallo Special One, arrivano poi anche pesanti rimproveri, come nella partita contro il Palermo nel 2009. Solo 15 presenze stagionali, ma già a 19 anni ha vinto tutto. 

La stagione successiva sarà l'ultima all'Inter e in Italia. Se prima era anche assurdo pensare che un diciottenne fosse riuscito a giocare con continuità nell'Inter di Mourinho, lo è ancor di più il suo ridimensionamento nel progetto dell'Inter dall'anno successivo. Viene impiegato poco da Benitez, non ha continuità e spazi per continuare all'Inter; così viene mandato dal gennaio del 2011 al Cesena in prestito secco, nell'ambito della trattativa per Yuto Nagatomo. Al Cesena le sue prestazioni sono 11 ma più che sufficienti. Svolge il ritiro estivo con l'Inter, finchè il 30 agosto arriva un'offerta di 6 milioni di euro da parte del Newcastle, la quale, senza indugi, viene accettata dal club nerazzurro. 
Arriva in Inghilterra in sordina e l'allenatore dei Magpies, Alan Pardew inizialmente lo utilizza raramente, mai da titolare, finchè non ne comprende il talento e l'utilità che può dare. Dal 10 dicembre 2011, in cui gioca titolare contro il Norwich City, inizia a giocare con una tale continuità da esser diventato una pedina inamovibile per gli schemi del Newcastle. Il 17 marzo 2013 sigla anche il suo primo gol in carriera contro il Wigan. Con la Nazionale maggiore, invece, ha fin'ora collezionato 8 presenze, una sola nel 2013 nell'amichevole contro l'Olanda a febbraio. 

Forse meriterebbe più di una sola amichevole, forse il CT Prandelli, un po' come tutti, dovrebbe ricordarsi dei talenti italiani che sono all'estero, che non c'è solo Verratti e che un giocatore appena ventenne, che gioca praticamente tutte le partite in stagione, in una squadra di livello come il Newcastle, in uno dei migliori campionati al mondo, non è affatto da ignorare. Assurdo ancora pensare come per anni in Italia sia stato dimenticato il nome di Andrea Barzagli, ad esempio. 
Si parla a volte di un suo ritorno in Italia, precisamente al Milan, squadra per cui fa il tifo, ma nulla appare concreto. Reali, e tristemente veritiere, sono, invece, le parole di Josè Mourinho, il quale lo scorso 24 luglio disse: «Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League (19 anni nel 2004, ndr). Ma in Italia forse non si conosce il migliore. Parlo di Davide Santon, che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che Maldini è stato per il Milan. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 17 anni. A 17 anni giocava contro il Manchester United nei sedicesimi di Champions League.» E non è solo il tecnico portoghese a ritenere il giocatore uno fra i migliori giovani in circolazione, anche Marcello Lippi, che lo ha fatto esordire in Nazionale, ha espresso parole affatto iperboliche: «Avevo detto che era un predestinato, e ora che l'ho visto dal vivo confermo: è esattamente così». C'è, ovviamente, anche il suo attuale allenatore, Alan Pardew, che più volte ha giudicato positivamente le qualità del giocatore e di come stia sempre più migliorando. Dunque, i 3 suoi allenatori più importanti sono fra i suoi più grandi estimatori, e questo non è nemmeno da ignorare. 


C'è ancora un'intera stagione per mostrarsi ulteriormente, per conquistare la Nazionale e partecipare al Mondiale; Davide Santon c'è, e lo sta dimostrando sempre più, e ciò non è da ignorare. Peccato che le sue qualità e i suoi progressi sembra si "fermino" alla Manica di Gibilterra. Che sia diventato così "british"? la moglie inglese, il figlio, una vita a Newcastle, non lo rendono più quel talento che ha giocato, senza problemi, a San Siro spesso da titolare? Cos'è cambiato dal "predestinato" Davide Santon del 2008 e 2009? Ovviamente una delle risposte sarà sempre quella di un ridimensionamento dell'attenzione mediatica, vista la sua "scomparsa" in Inghilterra. Perchè di Balotelli, che indiscutibilmente ha un maggiore ed enorme talento, si è parlato comunque, anche quando giocava veramente poco con il City. Se Santon fosse stato un "bad boy", nome affibbiato a Super Mario dai media inglesi, magari sarebbe stato più spesso sui giornali sportivi, e non, italiani? Tanti quesiti e una sola speranza: vederlo in Nazionale, o per lo meno, ricordare a tutti che l'Italia ha un giocatore delle sue qualità. 
Davide Santon: un giovane 'predestinato', troppo presto ignorato.

(di Alessandro Triolo)


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