Come
promesso, il Milan è in Champions League. "Sono due anni che si parla del prossimo allenatore del Milan:
bisogna essere più obiettivi. Si pontifica troppo da fuori, ci vuole rispetto
per il lavoro altrui. Magari domani mi dimetto io…” queste le parole di un
Allegri che finalmente può sfogarsi, dopo una vittoria schiacciante sul Psv
Eindhoven a San Siro che zittisce tutti coloro che avevano dubbi riguardo il
suo operato. Già l’anno passato era capitato che l’allenatore rossonero fosse
sul punto di essere esonerato, ma, oggettivamente, si può dire che abbia
gestito la situazione sempre con serenità e con grande professionalità e le
parole di ieri sono più che giustificate. La scorsa stagione si è visto
smembrare una squadra di campioni, sia per le discusse partenze di Ibrahimovic
e Thiago Silva, sia per gli addii dei “senatori”, i vari Nesta, Seedorf,
Gattuso, Inzaghi, Zambrotta e Van Bommel, per non parlare della cessione di
Cassano e (poi) di Pato. Eppure, con un
piccolo aiutino da parte di un certo Mario Balotelli da Gennaio in poi, Allegri
è riuscito a spingere la squadra fino al terzo posto, raggiungendo i
preliminari. Quest’anno il gruppo è rimasto pressoché lo stesso, ma, nonostante
ciò, da ieri il Milan è ai gironi di Champions. Certo, sono comunque da
sottolineare le false partenze sia dell’anno scorso che di questo:
Milan-Sampdoria 0-1, Hellas Verona-Milan 2-1. Rossoneri sotto tono nella prima
gara, quando ancora non brillava la stella Stephan El Shaarawy e faceva il suo
debutto proprio contro la sua ex squadra Giampaolo Pazzini. Fu anche questione
di sfortuna (palo di Yepes e Boateng), ma in ogni caso la Sampdoria si fece
trovare molto più pronta a sfruttare occasioni (gol di Costa su cross di Tissone)
e a chiudersi bene in difesa. La settimana scorsa è stato invece un vero flop,
lo stesso Allegri lo ha sottolineato: “Abbiamo giocato malissimo”. Ecco allora
che colpisce un ringiovanito Luca Toni e fa esplodere il pubblico veronese;
unica nota positiva per i rossoneri è il buon debutto di Poli, nemmeno
Balotelli riesce ad essere incisivo.
Riflettendoci, non è stato da sempre un classico
vedere un Milan competitivo e vincente in Europa e a volte misteriosamente
spento in Italia? Almeno, cosi è stato l’anno scorso, quando faceva decisamente
specie il contrasto fra le sconfitte contro le “piccole” del nostro campionato
e la vittoria in Champions contro i campioni del Barcelona per 2-0. Chi sa se
sarà lo stesso quest’anno, quando abbiamo ricevuto già un assaggio di questa
sensazione: Milan irriconoscibile a Verona, ma che ieri a strapazzato da vera
squadra il Psv.
(di Jacopo Burgio)
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