mercoledì 21 agosto 2013

Strategie rossonere: vendere prima di comprare.



Tante le sorprese in questa sessione di mercato estiva e, per fortuna, se volessimo fare un bilancio complessivo, pur mancando ancora pressoché 2-3 settimane al suo concludersi, scopriremmo che l’Italia si è arricchita di tanti campioni. Da tempo infatti non eravamo abituati ad avere in patria giocatori del calibro di Gonzalo Higuaìn, Carlos Tevez, Mario Gomez e Fernando Llorente, per non dimenticare Raul Albiol, Joaquìn, Gervinho e Strootman; certo, da registrare è la pesante partenza di Edinson Cavani. Ma l'ex Napoli, gran calciatore che sia, è uno soltanto, mentre la Serie A ha bisogno di più ossigeno per ripartire in questo momento di crisi.


Mettendo da parte Juventus e Napoli, detentori di un budget abbastanza corposo, la prima grazie alle recenti conquiste, la seconda per l’onerosa cessione di Cavani (ben 64 milioni ricavati), e la Roma, che ha colto ottime occasioni presentatesi sul mercato, parte importante di questi illustri arrivi è dovuta innanzitutto alla grande intraprendenza della Fiorentina, che, oltre ai già citati Gomez e Joaquin, si è assicurata Ambrosini e Ilicic, per non parlare dell’organico arricchito l’anno scorso da pezzi fondamentali come Borja Valero, Aquilani, Pizzarro, Rodriguez e Cuadrado. Non bisogna scordare, ovviamente, che i capitali investiti negli acquisti di quest’anno vengono per la maggior parte dalla cessione di Jovetic al Manchester City, anche se il ds Pradé agì comunque con disinvoltura prima acquistando e poi vendendo: i 30 milioni ricavati dalla cessione di Jovetic sono serviti dunque quasi da rinvigorimento del budget, indice di grande senso di organizzazione all’interno della società, che ha visibilmente le idee chiare.



Chi invece aspetta di vendere prima di comprare è il club di Via Turati: portatore di questa tendenza è il ds Galliani, che ha ribadito il concetto più volte davanti ai microfoni. Ecco che quindi nella tabella del calciomercato, in corrispondenza della voce “Milan”, appaiono solamente due acquisti, peraltro, bisogna dirlo, non di primissimo livello: Matìas Silvestre e Andrea Poli, atti il primo a rinforzare la difesa e il secondo a dare futuro al centrocampo. Sicuramente, come ha fra l’altro dichiarato nei giorni scorsi Galliani, il Milan è “ultracompetitivo” cosi com'è e attualmente tra gli obiettivi rossoneri figura da tre mesi il nome del solo Keisuke Honda, il fantasista giapponese che ha fatto tremare con la sua truppa proprio l’Italia di Prandelli in Confederations Cup. Giovane talentuoso, Honda ha giocato professionalmente nel Vitesse e nel CSKA di Mosca, dove milita attualmente. Il club russo è proprio l’ostacolo principale che non fa andare in porto la trattativa, realizzando il sogno del giapponese, il quale “non aspetta altro che l’Italia”, come ha spesso detto. Honda andrebbe a ricoprire il ruolo di trequartista dietro la coppia Balotelli-El Shaarawy, diventando la pietra miliare intorno al quale costruire il tanto osannato 4-3-1-2. Ma sono ancora tutte fantasie, perché Galliani vuole vendere prima di sborsare anche un solo milione e ci ha provato con Robinho; purtroppo il Santos, estimatore del giocatore, si è dimostrato un osso duro e nel fare la sua offerta non è andato oltre la soglia predefinita, che a Galliani proprio non andava. Vedremo, in vista del ritorno del preliminare di Champions e dell’incombere della nuova stagione, come si rinforzerà questo Milan.

(di Jacopo Burgio)

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