Tante le sorprese in questa sessione di mercato estiva e, per fortuna, se volessimo fare un
Mettendo da parte Juventus e Napoli, detentori di un
budget abbastanza corposo, la prima grazie alle recenti conquiste, la seconda
per l’onerosa cessione di Cavani (ben 64 milioni ricavati), e la Roma, che ha
colto ottime occasioni presentatesi sul mercato, parte importante di questi
illustri arrivi è dovuta innanzitutto alla grande intraprendenza della Fiorentina,
che, oltre ai già citati Gomez e Joaquin, si è assicurata Ambrosini e Ilicic,
per non parlare dell’organico arricchito l’anno scorso da pezzi fondamentali
come Borja Valero, Aquilani, Pizzarro, Rodriguez e Cuadrado. Non bisogna
scordare, ovviamente, che i capitali investiti negli acquisti di quest’anno
vengono per la maggior parte dalla cessione di Jovetic al Manchester City,
anche se il ds Pradé agì comunque con disinvoltura prima acquistando e poi
vendendo: i 30 milioni ricavati dalla cessione di Jovetic sono serviti dunque
quasi da rinvigorimento del budget, indice di grande senso di organizzazione
all’interno della società, che ha visibilmente le idee chiare.
Chi invece aspetta di vendere prima di comprare è il
club di Via Turati: portatore di questa tendenza è il ds Galliani, che ha
ribadito il concetto più volte davanti ai microfoni. Ecco che quindi nella
tabella del calciomercato, in corrispondenza della voce “Milan”, appaiono solamente
due acquisti, peraltro, bisogna dirlo, non di primissimo livello: Matìas
Silvestre e Andrea Poli, atti il primo a rinforzare la difesa e il secondo a
dare futuro al centrocampo. Sicuramente, come ha fra l’altro dichiarato nei
giorni scorsi Galliani, il Milan è “ultracompetitivo” cosi com'è e attualmente
tra gli obiettivi rossoneri figura da tre mesi il nome del solo Keisuke Honda,
il fantasista giapponese che ha fatto tremare con la sua truppa proprio
l’Italia di Prandelli in Confederations Cup. Giovane talentuoso, Honda ha
giocato professionalmente nel Vitesse e nel CSKA di Mosca, dove milita
attualmente. Il club russo è proprio l’ostacolo principale che non fa andare in
porto la trattativa, realizzando il sogno del giapponese, il quale “non aspetta
altro che l’Italia”, come ha spesso detto. Honda andrebbe a ricoprire il ruolo
di trequartista dietro la coppia Balotelli-El Shaarawy, diventando la pietra
miliare intorno al quale costruire il tanto osannato 4-3-1-2. Ma sono ancora
tutte fantasie, perché Galliani vuole vendere prima di sborsare anche un solo
milione e ci ha provato con Robinho; purtroppo il Santos, estimatore del
giocatore, si è dimostrato un osso duro e nel fare la sua offerta non è andato
oltre la soglia predefinita, che a Galliani proprio non andava. Vedremo, in
vista del ritorno del preliminare di Champions e dell’incombere della nuova
stagione, come si rinforzerà questo Milan.
(di Jacopo Burgio)
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